IL CAMBIAMENTO CLIMATICO: SI CONTINUA A NEGARE L'EVIDENZA
SABATO 14 NOVEMBRE  2009
Come ogni giorno "navigavo" in rete e quasi per caso mi sono trovato nell'ormai "famoso " portale di meteorologia i cui fondatori si ostinano, quasi alla nausea, ad accusare coloro che hanno a sorte la sopravvivenza del pianeta di essere dei pazzi stravaganti, difendendo quasi all'inverosimile la loro teoria che si basa sull'innocenza dell'uomo. 

Il clima sta cambiando? Nulla di anomalo è colpa della natura. Ed allora sinceramente incuriosito ho letto un articolo di un Redattore, il quale ci illustrava la sua teoria sui cambiamenti climatici.

L'articolo inizia subito alla grande: Per prima cosa, "i dati incontrovertibili che hanno palesato l'aumento delle temperature globali nell'ultimo ventennio, non significano per forza di cose uno stato di malattia del Pianeta. "

Punto secondo, "l'inquinamento dei Paesi industrializzati o, ancor più di quelli in via di sviluppo, è veramente troppo alto, seppur concentrato solo in determinate aree, quelle in cui viviamo. Proprio questo dovrebbe metterci in allarme in prima istanza per la nostra salute. Considerate le proporzioni degli elementi in gioco, se l'inquinamento fosse in grado di provocare cataclismi "salutari" al Pianeta, noi poveri umani che viviamo in mezzo a questo marasma saremmo già estinti."

Sul primo punto non voglio soffermarmi a lungo, in questi anni di Meteorete, vi abbiamo spiegato con tanto di documentazione come l'aumento delle temperature sul nostro pianeta sia un chiaro segnale della malattia che affligge la terra e di chi siano le responsabilità. 

Ma è il secondo punto che mi lascia molto perplesso. Nell'articolo ci viene confermato da un lato l'aumento a dismisura delle sostanze inquinanti però nello stesso tempo ci vogliono far credere che tutto questo non incide sulla salute dell'uomo. Pazzesco...ed allora leggete questi dati:

Le polveri sottili in realtà sono una miscela complessa di molte sostanze, inclusi i metalli e il carbone organico. Il loro ingresso attraverso le vie respiratorie non è certo senza conseguenze e si verifica quando le dimensioni del diametro sono inferiori a 0,1 micrometri (PM0,1), ma anche con diametri inferiori a 2,5 micrometri (PM2,5) e inferiori a 10 micrometri (PM10) le cose non migliorano: sono proprio queste polveri, infatti, gli inquinanti più dannosi per la salute dell'uomo, poiché, posizionandosi direttamente sulla mucosa dell'albero respiratorio e sugli alveoli, esse possono causare disturbi dell'apparato respiratorio, che vanno dalle semplici irritazioni a patologie più gravi, cancro compreso. 

A questo proposito, è stato osservato che nell’arco di due anni di esposizione ad inquinamento da PM10, in popolazioni di pazienti già colpiti da insufficienza cardiaca, da malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO), da diabete e da malattie infiammatorie, si verificava un deciso aumento della mortalità. La più temuta conferma degli effetti nocivi delle polveri sottili interessa purtroppo i bambini, ed è stata riportata da diversi studi. Non aggiungo altro.


Torniamo per un momento all'aumento delle temperature, a tal proposito di seguito altri dati:

Dall’inizio dell’era industriale ad oggi le attività umane hanno fatto crescere i livelli dell’anidride carbonica, cioè del principale fra i gas serra, del 33%; quelli del metano del 100%, quelli dell’ossido di azoto del 15%.

Oggi nell’atmosfera c’è più anidride carbonica di quanta ve ne sia stata negli ultimi 420.000 anni, come abbiamo stabilito analizzando i campioni di aria fossile prelevati nelle carote di ghiacci. 

I modelli, che simulano il comportamento dell’atmosfera, ci dicono che questi aumenti sono sufficienti a far crescere le temperature medie e ad alterare il clima, nella misura che effettivamente riscontriamo oggi. Gli stessi modelli escludono che i cambiamenti osservati siano attribuibili a fattori naturali come l’attività solare o quella vulcanica

L'articolo prosegue affermando che.....
"gli eventi estremi ci sono sempre stati. Cito solo un caso: nel Medioevo si sono in particolare susseguiti periodi di tremenda carestia dovuti sia a pesanti siccità che a fasi estremamente umide e piovose. In questo periodo sono stati ben messi a nudo i rapporti delicati e spesso contraddittori tra Uomo e clima."

Cari amici di Meteorete, ecco qualche dato:
Negli ultimi 800 anni in Italia abbiamo registrato 5000 eventi estremi con danni, di cui 2300 relativi a frane, e 2700 a causa di inondazioni. Troppo per poter parlare di calamità legate esclusivamente alla natura. Certamente gli eventi estremi si sono sempre verificati, ma in numero certamente inferiore rispetto agli ultimi decenni.

Il Redattore chiude il suo articolo in questo modo:

"mi considero amante della Natura. E in quanto tale umilmente consapevole che l'Uomo faccia parte di essa e che essa non sia sottoponibile al giogo umano. Quello che non digerisco di talune fazioni sono il toni assolutisti che vengono proposti per imporre le proprie teorie le quali, proprio in quanto teorie, non devono essere propugnate come verità incontrovertibili e inconfutabili."

Anche noi amiamo la natura, ed è proprio per questo che poniamo l'accento su quello che secondo noi è la vera causa della malattia che affligge il pianeta, cioè l'uomo. Non usiamo toni assolutisti, ma ci limitiamo ad osservare quanto accade, ci limitiamo ad informarvi di quanto illustri studiosi hanno scoperto, tutti dati inconfutabili. La nostra non è una crociata, ma è così chiaro ed evidente di quali siano le colpe dell'uomo che personalmente ritengo assurdo che qualcuno si ostini a non voler capire.

Ed è proprio questà ostilità verso coloro che hanno idee diverse sul clima, che mi preoccupa moltissimo. Finchè i nostri governanti, e non solo, si "tapperranno naso e bocca" senza riuscire a vedere oltre i propri interessi economici non risolveremo nulla, anzi, la nostra Terra si avvicinerà sempre al punto di non ritorno.

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( Edgardo Buonaguidi)

ebuonaguidi@meteorete.com
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AMARCORD
io mi ricordo ... 
meteo amarcord nevicata 1985

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