Dove finisce la promozione e dove inizia la beneficenza? Un fascicolo molto discusso entra in una nuova fase e rimette al centro trasparenza e responsabilità.
Quando una campagna solidale si mescola al marketing, la fiducia del pubblico diventa il vero termometro. I consumatori leggono le etichette, guardano le storie sui social e vogliono chiarezza su chi beneficia davvero delle donazioni. Qui si gioca una partita delicata: trasparenza contro percezione, promessa contro risultato.

Negli ultimi anni le autorità hanno alzato l’asticella. I casi che incrociano beneficenza e vendite sono sotto lente, anche perché viaggiano su canali digitali velocissimi. L’Antitrust ha già fissato paletti chiari sul modo in cui si comunica una finalità sociale di un prodotto. Lo ha fatto con provvedimenti pubblici consultabili sul sito dell’AGCM, che restano un punto di riferimento per chi lavora nell’influencer marketing.
Marketing e Solidarietà: Il Caso di Chiara Ferragni e il “Pandoro Gate”
Il file giudiziario di cui si parla nasce proprio in quella zona grigia dove un dolce natalizio diventò simbolo di una promessa, e dove poi arrivarono anche le uova stagionali. La discussione, da mesi, ruota attorno a cosa sia stato detto, cosa sia stato inteso e cosa sia stato effettivamente devoluto. Segnalazioni, analisi dei materiali promozionali e riscontri documentali hanno costruito il tracciato dell’indagine.

Oggi quel tracciato porta a un passaggio formale: la Procura di Milano ha chiesto una condanna di un anno e otto mesi per Chiara Ferragni in relazione al cosiddetto Pandoro Gate e alle relative “uova di Pasqua”. La richiesta dei pm non è una sentenza e non produce effetti automatici: spetta al giudice valutarla e decidere, secondo rito e calendario del procedimento. La difesa dell’imprenditrice ha sempre respinto le accuse, rivendicando la correttezza delle condotte contestate.
Sanzioni Amministrative e Linee Guida AGCOM
Per inquadrare il contesto, è utile ricordare un passaggio amministrativo già noto: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato nel 2023 le società coinvolte nella comunicazione del “pandoro” per pratica commerciale scorretta. I provvedimenti dell’AGCM, pubblici e consultabili su agcm.it, sono distinti dall’azione penale e non equivalgono a una pronuncia di colpevolezza in sede penale, ma hanno definito alcuni standard di trasparenza sul tema. Anche l’AGCOM ha pubblicato linee guida per gli influencer, con focus su riconoscibilità e corretto uso di claim sociali: un tassello in più per ridurre ambiguità nella pubblicità digitale.
Il Futuro della Beneficenza nel Marketing degli Influencer
Cosa succede adesso? La richiesta di pena della Procura di Milano verrà esaminata nel percorso processuale, che può includere udienze dedicate e, se del caso, dibattimento. Al momento della stesura non sono disponibili informazioni verificate sulle date della prossima udienza e sull’eventuale rito scelto: aggiorneremo quando il tribunale renderà noto il calendario. Per chi vuole approfondire il quadro normativo, è utile il testo del Codice del Consumo su normattiva.it e le pagine di AGCM e AGCOM sulle pratiche commerciali e la comunicazione degli influencer. Da lettori e da utenti, continuiamo a fare domande semplici: chi dà cosa, quando e come. La conversazione pubblica, su questi temi, è già cambiata. La vicenda del Pandoro Gate lo dimostra. Ma quanto velocemente cambierà anche il modo di raccontare la beneficenza nel marketing degli influencer?





