Coltivare un limone, che sia bello da vedere ma che sappia poi pure offrire limoni di qualità, richiede pazienza, sapienza e capacità di evitare alcuni errori grossolani.
Siamo abituati a pensare ai limoni come ad agrumi tipicamente mediterranei. In realtà, il limone, il Citrus limon, è una pianta sempreverde originaria dell’Asia, giunta in Europa piuttosto tardi: furono gli Arabi, intorno al X secolo a portarlo in Sicilia. Oggi, però, il limone è considerato un simbolo luminoso del Sud del nostro Paese. Un albero profumato e apparentemente robusto, che sarebbe bello avere in ogni giardino.

Il problema è che questa pianta è piuttosto delicata. Si tratta di un albero estremamente sensibile al freddo, esigente in fatto di nutrizione e parecchio vulnerabile ai parassiti. E non è tutto: il limone è anche particolarmente sensibile al vento e allo stress idrico. Va insomma trattato con attenzione. E per poter avere in dono frutti profumati e buoni, bisogna sapersene prendere cura evitando alcuni errori comuni.
Sono cinque gli errori da non fare quando si cura un albero di limoni. Il primo riguarda l’irrigazione. Il limone non ama gli estremi. Troppa acqua gli provoca ristagni che soffocano le sue radici. Per contro, troppa poca acqua espone la pianta alla siccità. E dunque? Per non sbagliare conviene assicurarsi che il terreno sia sempre umido ma ben drenato. Le irrigazioni, soprattutto in estati, devono essere regolari. D’inverno può bastare poca acqua una volta alla settimana.
L’altro errore è pensare che il limone possa cavarsela da solo, senza concime, o con un concime generico. Per dare i suoi frutti, quest’albero richiede azoto (per la corretta crescita), potassio (per la fruttificazione) e di ferro e magnesio (per mantenere foglie verdi e sane). Un fertilizzante generico, di solito, non lo aiuta. Bisogna scegliere prodotti ad hoc per gli agrumi.
Tutti gli errori da non commettere con gli alberi da limoni: potatura ed esposizione al gelo
Terzo errore: tagliare troppo indebolisce la pianta e ne compromette la fioritura. Le potature vanno quindi prese in considerazione solo se leggere e indispensabili. Hanno senso se mirate a eliminare rami secchi o mal posizionati. Altrimenti, è meglio lasciar perdere. In generale, conviene sempre rispettare la forma naturale dell’albero, senza alterarla.

Un altro errore comune è quello dimenticare i limoni sui rami e lasciarli lì a maturare e annerire. La presenza dei frutti rallenta la nuova fioritura e indebolisce l’albero. Il suo ciclo riproduttivo dei limoni è molto delicato e va rispettato. Poi è sempre necessario difendere il limone dal freddo. Anche se l’albero sembra robusto va protetto dalle gelate che possono danneggiare le sue foglie e le sue radici.
Quindi, d’inverno, se coltivato in vaso, l’albero va spostato in serra o veranda. In piena terra, si può proteggere usando dei teli traspiranti o dei tessuti non tessuti utili per coprire la chioma e proteggere le radici. In primavera, occhio alla cocciniglia! Per allontanare i parassiti conviene trattare foglie e radici preventivamente con olio di neen.