Lega Navale Lancia ‘Cima Rossa’: Una Campagna Marittima Contro la Violenza di Genere

Un progetto nazionale lega vela e responsabilità sociale. Dalla cultura di bordo a gesti concreti nelle sedi locali: scopri il segnale che sta arrivando dai porti italiani.

Chi vive il mare sa che lì si impara in fretta. Le regole non sono un formalismo, sono una barriera alla distrazione. La barca chiede attenzione, ascolto, responsabilità. Ti abitua a dire “ci sono” e a fidarti dell’altro. E questa è già educazione.

Donato Marzano
Lega Navale Lancia ‘Cima Rossa’: Una Campagna Marittima Contro la Violenza di Genere ANSA FOTO Meteorete.it

Il Presidente Marzano lo ripete spesso: mare e nautica sono strumenti formativi. In barca non vince il più forte. Vince l’equipaggio che comunica, che rispetta i ruoli, che capisce i limiti e li gestisce insieme. È un laboratorio di cittadinanza: turni chiari, decisioni rapide, cura reciproca. Anche chi non ha mai issato una vela intuisce il valore di questo metodo.

Una scena semplice: una barca che entra in porto con vento teso. A prua c’è chi prepara l’ormeggio, a poppa chi governa. La riuscita dipende da due parole dette al momento giusto. È un esercizio di fiducia che taglia gerarchie inutili. In banchina, dopo un temporale, ci si aiuta senza chiedere “di quale club sei?”. La nautica educa così: con gesti concreti.

Una Campagna Marittima Contro la Violenza di Genere

Fuori dall’acqua, però, c’è un problema che non si può ignorare. La violenza di genere resta diffusa, e i numeri pubblici lo confermano. Il 1522 è il numero gratuito e attivo h24 che offre aiuto e ascolto alle vittime. La domanda è: cosa può fare la comunità del mare di fronte a tutto questo?

donato marzano
Una Campagna Marittima Contro la Violenza di Genere ANSA FOTO Meteorete.it

Qui entra in gioco una scelta forte. La Lega Navale lancia Cima Rossa, una nuova campagna che porta il tema lì dove molti trovano identità e comunità: tra porti, circoli, banchine. L’obiettivo dichiarato è chiaro: trasformare la cultura di bordo in un alleato contro la violenza di genere, con messaggi accessibili, occasioni di formazione e una rete visibile di supporto nelle sedi locali. Al momento non sono stati diffusi dettagli operativi completi su calendario e format; l’ente aggiornerà le informazioni sui propri canali ufficiali.

Perché ha senso? Perché la nautica parla già la lingua del rispetto e della responsabilità. Una campagna che unisce valori marittimi e tutela delle persone può creare ponti tra atleti, famiglie, scuole e servizi territoriali. I circoli possono ospitare incontri, diffondere il 1522, promuovere comportamenti sicuri in banchina, formare istruttori e volontari. La rete delle sezioni, se attivata, diventa un moltiplicatore culturale.

C’è anche un effetto collaterale positivo: ragazzi e ragazze che crescono in un equipaggio imparano a riconoscere dinamiche sane e a dirlo ad alta voce. Non è teoria, è pratica quotidiana. Un approdo accogliente, una parola detta a tempo, una regola rispettata: sono piccole tecniche di convivenza che, sommate, cambiano il clima di una comunità.

Se navighi, lavori in porto o frequenti un circolo, puoi iniziare da qui: salva il 1522, condividi il link del Dipartimento Pari Opportunità, chiedi al tuo club di aderire a iniziative ufficiali quando saranno pubblicate. La Lega Navale ha acceso un segnale con Cima Rossa. Starà anche a noi mantenerlo visibile. La prossima volta che passi davanti a un pennone, cosa vorresti leggere sulla nostra cultura di mare?

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