C’è un canyon in Italia che conserva uno scenario naturale suggestivo: va visitato almeno una volta nella vita, meglio in autunno.
Si parla spesso di luoghi mozzafiato all’estero, ma questo ci porta spesso a pensare che il nostro Paese sia una meta già scoperta, priva di scenari pronti a lasciarci a bocca aperta come bambini. Ma chi viaggia spesso lo sa: non c’è mai una fine nella scoperta, e non è mai il momento sbagliato per lasciarsi andare a qualcosa di nuovo.
La cosa interessante è che questo è il periodo tattico per viaggiare: l’estate archiviata ha lasciato spazio a biglietti aerei stracciati e a un traffico finalmente gestibile. Ma l’aspetto più appetibile è che, spesso, non bisogna fare km e km per lasciarsi ammaliare. Talvolta basta un’ora di viaggio. Solo che non lo sappiamo.
Ed è per questo che oggi vi parliamo di un canyon italiano. Ma non uno come tanti. Qui le pareti sono rosse, scolpite da un fenomeno naturale e da anni di lavoro incessante della natura. Sempre qui, un torrente attraversa il fondo e regala quella ciliegina sulla torta che ci fa dire, con ferma convinzione, che la pace dei sensi esiste.
Lo chiamano canyon, ma sembra quasi un dipinto scolpito dalla natura. Eppure esiste davvero, ed è a due passi da casa: si chiama Brent de l’Art, si trova in Veneto, precisamente a Sant’Antonio Tortal, nel cuore della Valbelluna, e d’autunno dà il meglio di sé.
Le pareti sono alte, strette, e color rosso intenso – scolpite nei secoli dal torrente Ardo che continua a scorrere al centro del canyon come se nulla fosse. Il bello è che non serve essere alpinisti o esperti di canyoning per arrivarci: basta seguire il sentiero segnalato che parte poco fuori dal paese. In circa quindici minuti di cammino si arriva al punto panoramico, ma chi ha più tempo può percorrere l’intero anello (circa 5 km), facile e immerso nel verde.
Ci si ritrova davanti a uno scenario così surreale che per un attimo si dimentica di essere in Italia. E se siete tra quelli che cercano qualcosa in più, sappiate che ci sono anche guide alpine che organizzano uscite di canyoning leggero: tuffi, scivoli naturali, piccole discese lungo il letto del torrente – tutto in sicurezza.
Il periodo migliore? Tra settembre e ottobre: colori autunnali, poca gente e silenzio. Ma anche d’inverno (come si vede dal video qua sopra) se si è fortunati le gole si riempiono di ghiaccio e lo spettacolo cambia completamente. Insomma, che sia una gita di un’ora o un’avventura guidata, il Brent de l’Art è una di quelle cose da vedere almeno una volta nella vita. Meglio se adesso.
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