Tante persone abitano proprio accanto a grandi arterie stradali, come un’autostrada, una tangenziale o un viale a scorrimento veloce.
Le città sono piene di luoghi dove il traffico non si ferma mai e dove lo smog è una presenza costante, che contamina le abitazioni. Basta aprire una finestra e tutto il fumo, visibile o invisibile, entra in casa. I dati non mentono: gli appartamenti che si affacciano sull’autostrada o su una strada molto trafficata sono esposti a livelli più elevati di inquinamento atmosferico.

Le polveri sottili, come il PM2.5, sono molto pericolose. Riescono infatti a penetrare nei polmoni e ad amplificare o addirittura causare problemi respiratori e cardiovascolari. L’aria pesante non è l’unico problema. Lo smog annerisce le mura e le superfici dei mobili, il cattivo odore pervade ogni stanza, inesorabilmente.
Cosa fare per difendersi? L’inquilino di una casa vicina a un’autostrada o a una tangenziale può provare solo a limitare i danni. Per esempio, tenendo le finestre chiuse nelle ore di punta del traffico. Cioè nella mattina presto e dopo le 18, l’ora del rientro serale.
Per arieggiare, bisogna aprire le finestre solo quando il traffico è più scarso. Conviene anche sigillare le fessure e gli spazi in cui si insinuano gli spifferi con del silicone o della pellicola isolante. Tale accorgimento è utile per ridurre l’infiltrazione d’aria esterna e migliorare di parecchio l’efficacia dei purificatori.
Il purificatore da usare nella casa vicina all’autostrada o a una strada molto trafficata
La tecnologia aiuta con i purificatori. Per esempio quelle portatili con filtro HEPA vero. Tali dispositivi sono la soluzione più efficace per contrastare le particelle sottili, le PM2.5. In molti casi è fondamentale usare degli aspirapolvere con filtro HEPA per catturare le particelle sottili.
Ed è importante lavare bene i pavimenti con acqua e detergenti neutri dopo aver aspirato. In questo senso, è anche consigliato evitare di scuotere tappeti e tende in casa. Simili azioni sollevano infatti polveri invisibili.

Per capire quali dispositivi di purificazione scegliere bisogna guardare sempre al CADR, ovvero al Clean Air Delivery Rate. Un CADR più alto indica una maggiore capacità di pulizia dell’aria in meno tempo. Ma è importante anche basarsi sul dimensionamento dell’ambiente, per capire se il purificatore è adatto alla grandezza della stanza. Per esempio, un CADR di 200 metri cubi all’ora è efficace in ambienti fino a circa 30 metri quadri.
Chi gode di un impianto di riscaldamento centralizzato potrebbe provare a montare dei filtri di buona efficienza. Quando è possibile, bisognerebbe optare per un MERV 13. Molto utile è poi mantenere il ricircolo durante i picchi d’inquinamento, specie se l’unità è dotata di buoni filtri. L’umidità è fondamentale. Un livello di umidità tra il 40% e il 60% aiuta a catturare le polveri.
E poi bisogna riempire la casa di piante che riescono a purificare l’aria. La sansevieria, l’aloe vera e il ficus catturano lo smog e puliscono davvero l’aria, anche in prossimità di un’autostrada.





