Ritardi aerei e rimborsi, cosa succede se il volo è influenzato dallo sciopero in aeroporto: una situazione comune in cui tutti i viaggiatori si sono spesso trovati.
La paura di tutti i viaggiatori, quando si preparano ad imbarcarsi per un volo, è sempre la stessa: il ritardo. Partire (o tornare) in ritardo può far saltare piani per weekend brevi, vacanze di relax o viaggi di lavoro; causa, insomma, dei grandissimi problemi a tutti i passeggeri.

Detto che, in caso di abbondanti ritardi non giustificati (o addirittura cancellazioni), il passeggero ha diritto all’assistenza in aeroporto, come pasti e bevande commisurati alla durata dell’attesa, chiamate telefoniche gratuite e anche il trasporto e la sistemazione in albergo se la partenza è rinviata di almeno un giorno, si può chiedere un rimborso quantificato in base ai chilometri della tratta.
Il rimborso non è dovuto se la compagnia aerea comunica il cambiamento della partenza almeno due settimane prima dell’orario di partenza previsto, o nel periodo compreso tra due settimane e sette giorni prima dell’orario di partenza previsto ma viene offerto di un volo alternativo, o ancora a meno di sette giorni prima dell’orario di partenza previsto ma con un volo alternativo non più di un’ora prima dell’orario di partenza previsto. Cosa succede, però, se il ritardo è dovuto dall’assenza di personale per sciopero?
Ritardo aereo e sciopero, si ha diritto al rimborso oppure no?
Almeno teoricamente, stando al regolamento al regolamento 261/2004 , la situazione di sciopero dovrebbe essere una situazione “eccezionale” fuori dal controllo della compagnia aerea, e dunque il rimborso al passeggero (anche in caso di cospicuo ritardo) non spetterebbe. In realtà, però, la situazione è molto più complicata e i casi vanno valutati singolarmente.

Gli scioperi, come sappiamo, non sono tutti uguali ed è comunque importante capire qual è la causa scatenante: un caso simile è stato analizzato dalla Corte di Giustizia, che ha considerato ad esempio lo sciopero di alcuni dipendenti come diretta conseguenza di una decisione della compagnia, e dunque non etichettabile come circostanza eccezionale.
In occasioni di altre cause, dove un passeggero aveva avuto un volo in ritardo per lo sciopero di piloti in Svezia, Danimarca e Norvegia (come riporta anche il sito arag.it), la Corte di giustizia, ha chiarito cosa si intende per prevedibilità o meno di uno sciopero. Se c’è sciopero del personale per condizioni di lavoro e di retribuzione, la compagnia non può dichiarare di non avere il controllo sulla situazione.
Ogni caso, quindi, può essere a sé e valutato singolarmente; in alcuni casi, senza andare a processo, la compagnia potrebbe anche decidere di trovare un accordo con il singolo passeggero.