Lungo il sentiero dei Sogni è possibile raggiungere una cascata che, nel Sud Italia, cercano in molti di tenere nascosta: un piccolo paradiso terrestre.
Potremmo definirla segreta, semplicemente perché chi vive nei dintorni ha scelto di non venderla come meta da turismo di massa. Questo non significa che non esista una guida o un percorso ben tracciato, ma solo che si cerca di non strumentalizzare ciò che la natura offre spontaneamente. Visitare luoghi come questo – sempre con rispetto – è un’esperienza unica, che fa riflettere su quanto sia straordinaria la natura quando viene lasciata a sé stessa. Non ha bisogno di noi; semmai, siamo noi ad aver bisogno di lei.

Chiusa la parentesi sul rispetto (doverosa, quando si racconta un luogo), oggi ci immergeremo – in poche righe – in questo paradiso fatto di montagne, sentieri, rocce e cascate. Un posto perfetto da visitare anche in autunno, soprattutto quest’anno in cui il freddo sembra ancora volerci graziarci. E noi, finalmente, abbiamo più spazio per goderci gite come questa.
La cascata che non vogliono far diventare famosa
Lo capiamo benissimo perché qui nessuno vuole che si sappia troppo in giro. La Cascata del Vuglio è uno di quei posti che ti fanno venire voglia di non pubblicare nulla, per paura che diventi l’ennesimo spot da selfie e sandali a caso.

Si trova tra le montagne di Sangineto, in Calabria, e ci si arriva passando nel sentiero sei sogni (sì, si chiama così), solo con guida autorizzata. Si paga un biglietto d’ingresso di 5€, mentre i minorenni entrano gratis. Ma più che il costo, è l’approccio che colpisce: non c’è nulla di commerciale, nessun chiosco, nessuna bancarella. Solo natura, roccia viva, un sentiero con gradini e ponticelli, e poi il rumore dell’acqua che ti accompagna fino in fondo, dove la cascata si apre come un sipario inaspettato.
Non è lunga né particolarmente alta, ma il punto non è questo. È il contesto a renderla speciale. La luce filtra tra le foglie, le pareti sono incise dal tempo, e l’acqua è talmente trasparente che viene voglia di buttarsi (ma evitiamo, dai: la guida è lì apposta, e non è certo il caso di farsi notare per sbadataggine).
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Abbiamo incrociato famiglie, coppie, e anche un tizio che voleva tuffarsi come se fosse alle Hawaii. Poi abbiamo letto un commento sotto un post: ‘vi prego non andateci in ciabatte’ – e aveva perfettamente ragione. Per quanto sia semplie raggiungerla, purtroppo non è visitabile in carrozzina, e nemmeno i passeggini sono indicati.
Insomma, se passate da queste parti, andateci. Ma fatelo con rispetto. Perché certe meraviglie, in fondo, esistono solo finché restano protette. E questa, fidatevi, è ancora una di quelle.