Se mangi questi cibi stai violando la legge, alcuni piatti sono illegali in Italia

In Italia ci sono alcuni piatti illegali. Chi li mangia viola la legge, alcuni lasciano senza parole: ecco quali sono e cosa sapere.

Viaggiare in giro il mondo e per il bel paese non vuol dire solo visitare monumenti o parchi nazionali, ma è anche una grande opportunità per esplorare altre culture e conoscere la cucina del posto. Rimanendo in Italia, la patria della cucina mediterranea, uno dei paesi in cui si mangia meglio in tutto il mondo, non tutti sanno che esistono dei piatti fuori menu.

tavolo con piatti e simbolo
Se mangi questi cibi stai violando la legge, alcuni piatti sono illegali in Italia – meteorete.it

Non tutti i turisti e cittadini sanno che dietro la cucina italiana si nasconde un universo di tradizioni culinarie proibite. Si tratta di tutti quei piatti che la legge ha tolto dal mercato per diverse ragioni: per questioni etici, ambientali o sanitari. Nei ristoranti sono “fuori menu” anche se in alcune case continuano a sopravvivere per non dimenticare quei sapori del passato, anche se si commette una violazione normativa.

Quali sono i piatti illegali in Italia: sono vietati dalla legge

Ci sono diversi piatti illegali nel mondo culinario italiano. Uno di questi è la neonata di pesce, si tratta di un novellame di sardine e acciughe, vietata dall’Unione Europea dal 2010 in quanto la pesca mette seriamente a rischio la sopravvivenza della specie. Nonostante ciò, le polpette e le frittelle di neonata sono tra i piatti più amati nel Sud Italia.

piatto con polenta e osei
Quali sono i piatti illegali in Italia: sono vietati dalla legge – meteorete.it

Tra i piatti proibiti c’è anche osei e polenta, vietata nel 1992 dietro alla legge sulla caccia. Nonostante ciò, nelle valli bergamasche il consumo di questa pietanza sopravvive in modo clandestino. Uno dei cibi più famosi vietati legalmente è il casu marzu, un formaggio tipico della Sardegna, ritenuto pericoloso per la salute dall’UE.

Attualmente, la raccolta selvatica delle rane è vietata, per questo motivo non si possono mangiare. Le frittole e i risotti alle rane, piatti tipici lombardi e veneti, possono essere realizzati solo con quelle allevate. I datteri di mare sono considerati un lusso illegale e sono vietati dal 1988, perché per pescarli si devastano i fondali marini, anche se il commercio in nero sopravvive.

Qualche anno fa, nelle campagne della Basilicata si cacciava e si mangiava la carne d’istrice, oggi non solo è ritenuta illegale ma chi la mangia commette un reato penale. Nonostante sia protagonista di numerose ricette in Toscana, Umbria e Veneto, mangiare il piccione selvativo è ritenuto illegale per motivi sanitari. Si può consumare solo la carne allevata.

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