La Toscana ci offre l’opportunità di passare una giornata alternativa tra gli animali selvatici: non a caso è famosa in tutto il mondo.
Cosa si fa domani? Una domanda che rimbomba nella testa di moltissime persone ogni giorno; le stesse che vedono la canonica domanda “cosa mangiamo per cena” come un affronto alla propria quiete. Ma è normale sentirsi spaesati, indecisi e spesso confusi. L’Italia nasconde luoghi davvero mozzafiato, ma spesso non si conoscono o comunque non vengono in mente al primo colpo.

Ed è qui che è bene farsi ispirare con qualcosa di suggestivo, immerso nella natura e con la possibilità di vedere animali che altrimenti si vedrebbero soltanto in foto. La cosa interessante? Non si tratta di uno zoo o di una struttura con gabbie, visto che qui gli animali selvatici vivono nel loro habitat naturale, perfetto così.
Oltre al fatto che in questo periodo il parco si colora di un foliage da fare invidia a qualsiasi altro luogo, dalla cima del Monte Labbro si può osservare fino alle isole dell’Arcipelago Toscano.
Il Parco Faunistico del Monte Amiata: la meta autunnale da fare in Toscana
Il Parco Faunistico del Monte Amiata è ad Arcidosso, nel cuore della Riserva Naturale del Monte Labbro. Bosco fitto, castagni, faggi. E animali che qui non sono dietro a una rete ma vivono in semilibertà. Si incontrano cervi, caprioli, daini, mufloni. E poi l’asinello amiatino: una razza autoctona che qui è stata salvata dall’estinzione. Vederli girare tra i prati è una chicca che piace soprattutto ai bambini (e anche agli adulti, diciamolo). C’è anche il lupo appenninico, presenza discreta ma che dà subito l’idea di quanto questo posto sia autentico.

I sentieri sono diversi. Quelli brevi per chi vuole passeggiare senza impegno. Quello lungo, circa tre ore, che porta in cima al Monte Labbro. Dalla vetta lo sguardo corre fino all’Argentario. E non c’è solo la vista: ci sono i resti della Torre Giurisdavidica, legati a David Lazzaretti, il ‘profeta dell’Amiata’. Una storia che sembra uscita da un libro, ma che qui fa parte del paesaggio.
Il parco, poi, è pratico. Aree da pic-nic già pronte, punti di osservazione, il ristoro ‘La Radica’ per chi si ricorda della fame solo a metà cammino. L’ingresso costa circa 5€, meno per bambini e gruppi. Da ottobre a marzo si entra nei weekend e nei festivi. In estate invece si apre tutti i giorni. Volendo si possono fare escursioni a cavallo e in mountain bike.
Un posto diverso, insomma. Niente caos, niente gabbie. Solo sentieri, aria buona e la possibilità di incrociare cervi e caprioli lungo la strada.